Baldin (M5S): “Infortuni sul lavoro in aumento, la Regione non risponde sul Piano per la sicurezza: così si sminuisce il fenomeno”

11 aprile 2024

(Arv) Venezia 11 apr. 2024 -   “La Regione si è trincerata dietro un silenzio assordante sulla continua strage che avviene nei luoghi di lavoro del Veneto. Il 9 settembre del 2022 ho presentato un'interrogazione per chiedere conto dell'attuazione del Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, a fronte del grave peggioramento dei dati sugli infortuni. Ebbene, sono ancora in attesa di una risposta da parte della Giunta regionale”.

Così Erika Baldin, Capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, in una nota “diramata nel giorno dello sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil per tutti i settori privati”.

“Zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale di fare impresa: i tre obiettivi della protesta, contenuti nella piattaforma dello sciopero generale di Cgil e Uil, chiamano direttamente in causa la politica – spiega l’esponente pentastellata - In particolare in Veneto, seconda regione per infortuni mortali sul lavoro e prima in assoluto per ingiustizia fiscale: la scelta di Zaia di eliminare l'addizionale Irpef anche alle fasce più alte, dal 2010 ad oggi, costituisce un unicum a livello nazionale. Così la Lega ha impoverito il bilancio regionale, privandolo di risorse che si potrebbero usare ad esempio proprio per la sicurezza sul lavoro”.

“Il Veneto è molto indietro sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro – ricorda la consigliera M5S - Lo scorso anno, le denunce di infortunio registrate dall’INAIL sono state 69.643 a livello regionale e le malattie professionali hanno raggiunto quota 4.633, con un aumento del 18% rispetto al 2022. E la Regione non sta facendo quanto promesso nel 2018, con il Piano regionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. All'epoca Zaia aveva sottoscritto un impegno per l'assunzione di 60 tecnici della prevenzione negli Spisal delle Ulss venete: ebbene, sono passati sei anni e le carenze d'organico restano gravissime”.

“Altrettanto grave è il silenzio della Giunta regionale – denuncia Baldin - che non ha ancora risposto alla mia interrogazione del settembre 2022. Zaia venga in Consiglio regionale a spiegare cosa sta facendo per la sicurezza sul lavoro: lo faccia per rispetto delle vittime”.